A novembre 2020 ancora in stallo le spedizioni aeree globali
L’agognata ripresa delle spedizioni aeree globali non è arrivata nemmeno nel mese di novembre. Secondo le rilevazioni di Iata, nell’undicesimo mese del 2020 i volumi di merce spediti sono stati superiori a quelli di ottobre, ma ancora del 6,6% inferiori a quelli del novembre 2019. Allo stesso tempo, la capacità globale, pur risultando in lieve […]
L’agognata ripresa delle spedizioni aeree globali non è arrivata nemmeno nel mese di novembre. Secondo le rilevazioni di Iata, nell’undicesimo mese del 2020 i volumi di merce spediti sono stati superiori a quelli di ottobre, ma ancora del 6,6% inferiori a quelli del novembre 2019. Allo stesso tempo, la capacità globale, pur risultando in lieve aumento, è rimasta ancora contratta del 20% rispetto a quella di un anno prima, per l’effetto combinato di un calo del 53% di quella belly e di un incremento del 20% di quella offerta da aerei freighter.
Ancora una volta le performance europee sono state più scarse di quelle della media globale: il calo della domanda di trasporto nel Vecchio Continente ha raggiunto il 13,4%, per effetto – secondo Iata – della seconda ondata di contagi che ha rallentato gli scambi commerciali di privati e imprese. Similmente, la disponibilità di stiva è risultata inferiore del 24,9% a quella dello stesso mese del 2019
Commentando i risultati, il presidente di Iata Alexandre de Juniac ha evidenziato come la scarsità di stiva stia mettendo in difficoltà il settore, ma ha anche citato due segnali positivi che dovrebbero far ben sperare per il futuro: il permanere in territorio positivo del Purchasing Managers’ Index, per il terzo mese consecutivo, e l’aumento del 5% osservato negli scambi retail tra Usa e Cina per effetto del Black Friday e del Singles Day.
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