L’obiettivo di SEA: “Malpensa scalo leader per il cargo nel Sud Europa”
La seguente intervista a Giovanni Costantini, cargo manager di SEA, e dedicata a Malpensa è inclusa nell’inserto “Il cargo negli aeroporti italiani“ appena pubblicato da AIR CARGO ITALY. Quali sono le dotazioni infrastrutturali dell’aeroporto di Malpensa nel settore delle merci “Limitatamente al settore delle merci il nuovo progetto della Cargo City a Malpensa è partito con […]
La seguente intervista a Giovanni Costantini, cargo manager di SEA, e dedicata a Malpensa è inclusa nell’inserto “Il cargo negli aeroporti italiani“ appena pubblicato da AIR CARGO ITALY.
Quali sono le dotazioni infrastrutturali dell’aeroporto di Malpensa nel settore delle merci
“Limitatamente al settore delle merci il nuovo progetto della Cargo City a Malpensa è partito con i magazzini di ALHA e Bcube, ciascuno da circa 20.000 mq che da soli garantiscono una capacità di movimentazione merci pari a circa 500mila tonnellate/anno. Successivamente è stato realizzato un nuovo magazzino per FedEx da 15.000 mq che sostituisce quello precedentemente occupato (da 4.000 mq). A questi si aggiungono le nuove strutture per WFS (da 5.000 mq) e per Beta Airport (da 10.000 mq) appena realizzate più tutte le superfici scoperte.
L’ultimo lotto da costruire sarà quello affidato a DHL che attualmente occupa un magazzino presso il Terminal 2 ma nei prossimi mesi costruirà direttamente una struttura presso la Cargo City su una superficie di circa 50.000 mq. e di cui 20.000 saranno aree coperte.”
Quali sono dunque i margini di crescita dell’aeroporto?
“Una volta completati questi interventi l’aeroporto di Malpensa avrà una capacità pari 1 milione di tonnellate/anno e riteniamo che questo target possa essere raggiungibile nel giro di una decina d’anni, dunque intorno al 2028.
In prospettiva futura pensiamo dunque che Malpensa possa guadagnare mercato a livello continentale e, approfittando di non avere nelle vicinanze altri competitor di rilevanza internazionale, perseguiamo l’obiettivo di affermarci come scalo aeroportuale leader nel Sud Europa per il settore cargo. Guardando la mappa degli aeroporti europei attivi nelle merci si nota infatti che 9 su 10 dei principali si trovano tutti in Centro-Nord Europa e nel raggio di 1.000 chilometri. Questa leadership intendiamo conquistarla catturando attirando traffici da Svizzera, Austria, Francia, Slovenia e paesi dell’Est Europa.”
Sul fronte delle compagnie aeree il mercato potrebbe ampliarsi ancora per il cargo?
“Siamo sempre alla ricerca di nuovi vettori e stiamo parlando adesso con dei vettori cinesi. Per crescere servirebbero sicuramente nuovi collegamenti e maggiore capacità sia belly che all-cargo. Attualmente a Malpensa arrivano 20-21 full cargo internazionali; tutti i top player sono già presenti e attivi sul nostro aeroporto.
Dal punto di vista infrastrutturale, sia in termini di slot, di controllo aereo, di capacità dei piazzali, ecc., l’aeroporto di Malpensa ha molta capacità ancora da sfruttare; lo scalo non ha restrizioni notturne e questo rappresenta chiaramente un vantaggio per i vettori all-cargo. Dunque lo scalo ha la possibilità di aumentare i voli rispetto alla capacità attuale mentre in Nord Europa alcuni aeroporti iniziano a palesare condizioni di congestionamento.”
C’è poi l’ambizioso piano di realizzare un ampliamento della Cargo City nelle aree immediatamente limitrofe allo scalo. A che punto è questo progetto?
“Ci stiamo occupando in questi mesi dei magazzini di seconda linea sui quali percepiamo grande interesse da parte degli spedizionieri. Si parla di un’area che si estenderà su circa 140.000 mq, dei quali 70.000 coperti, senza accesso diretto ai piazzali dell’aeroporto. La realizzazione avverrà nel corso dei prossimi quattro anni ed entro fine 2018 ci aspettiamo i primi impegni scritti da parte degli operatori interessati cui spetterà materialmente l’onere di costruire le nuove strutture. La scadenza delle relative concessioni sarà il 2041, termine dell’attuale contratto che assegna a Sea la gestione dell’aeroporto.”
Gli operatori chiedono però un collegamento rapido ed efficienti con la Cargo City, è così?
“Da parte di Sea è stata fatta un’apposita richiesta alle Dogane per l’attivazione di un Fast Corridor, un progetto già ribattezzato ‘Airport inner fast corridor’, che contribuirà a rendere più fluida la catena logistica e quindi migliorare l’operatività delle spedizioni merci in import e in export.”
Altri obiettivi di Malpensa per crescere nella movimentazione delle merci?
“Un altro obiettivo oggi è quello di riequilibrare il trasporto delle merci su aerei di vettori all-cargo (attualmente il 70%) rispetto ai voli passeggeri (il belly incide per il restante 30%). Cargolux è il principale vettore aereo per Malpensa e ha una quota di mercato pari al 18% sul totale della merce movimentata grazie a quattro aereo basati stabilmente a Milano per i voli sull’Italia.”
Quanti e quali invece gli handler?
“A proposito degli handler attivi nell’aeroporto ci sono ALHA e Bcube MLE che sono attivi con attività sia di rampa che di magazzino, Beta Trans e WFS solo magazzino, mentre Airport Handling, Avia Partner e Ata Airport svolgono solo attività di rampa. A questi poi si aggiunge FedEx che svolge le attività di handling per i propri aerei in autoproduzione.
Per citare le eccellenze dell’aeroporto ci sono strutture specializzate per la movimentazione di merci pericolose, sia ALHA che Bcube hanno magazzini certificati per lo stoccaggio e la distribuzione di prodotti farmaceutici. Lo scalo è poi dotato di due Pif (punti d’ispezione frontalieri), uffici sanitari, caveau per lo stoccaggio di beni di valore, ecc.”
Da un anno Amazon con i suoi aerei è diventato cliente di Malpensa: che impatto sta avendo il commercio elettronico sulle attività dello scalo?
“L’e-commerce sta cambiando l’intero comparto del trasporto aereo merci. Amazon opera un volo giornaliero fra Malpensa e East Midlands, in Gran Bretagna. La crescita di questo settore d’attività lo si legge nei numeri: nel corso della prima metà del 2018 le lettere di vettura in import sono aumentate del 7% mentre i pacchi per ogni lettera di vettura sono incrementati del 20% nello stesso arco temporale. Per gli aeroporti le statistiche della merce movimentata scendono in termini di kilogrammi perché l’e-commerce fa viaggiare colli piccoli e leggeri. La nostra speranza è quella che nei magazzini di seconda linea che verranno realizzati nei prossimi anni s’insedi qualche operatore attivo soprattutto nella logistica al servizio dell’e-commerce.”
Nicola Capuzzo
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