Francesco Traverso Tardy (Cismat e Aviationplus Italy) mette in cantiere una nuova sede in Europa
Cismat e Aviationplus Italy sono due dei Gsa più attivi in Italia nel trasporto aereo delle merci. Il vertice di entrambe queste aziende, Francesco Traverso Tardy, racconta in questa intervista a AIR CARGO ITALY come sono nate queste società e soprattutto quali prospettive di business hanno di fronte a sé. Aviation Plus, in particolare, è […]
Cismat e Aviationplus Italy sono due dei Gsa più attivi in Italia nel trasporto aereo delle merci. Il vertice di entrambe queste aziende, Francesco Traverso Tardy, racconta in questa intervista a AIR CARGO ITALY come sono nate queste società e soprattutto quali prospettive di business hanno di fronte a sé. Aviation Plus, in particolare, è agente per alcune delle compagnie aeree in più rapida ascesa nello scenario internazionale del trasporto aereo.
Traverso ci spiega intanto quante e quali compagnie aeree sono rapresentate da Cismat e Aviation Plus in Italia?
“Per quanto riguarda Cismat le compagnie aeree rappresentate per la parte cargo sono Air Belgium, Air Mauritius, Belavia, Camair, Demavia, Hainan Airlines, Lybian Airlines, Magma, Tarom, Vietnam Airlines e Yangtze River Express. Aviationplus è invece Gsa per ASL Airlines, Mng e Norwegian”.
Quali sono le particolarità di queste due aziende?
“Entrambe operano da sempre come Gsa sono nel settore cargo: Cismat segue sia import che export mentre Aviationplus solo export. Mentre quest’ultima società è stata costituita più di recente, si parla del 2009, Cismat è un nome storico del settore del cargo aereo essendo stata fondata da mio padre, Giovanni Traverso, nel 1982 e allora era una dei primi Gsa esistenti e attivi in Italia.”
Qualche numero sull’attività?
“Come Cismat su base annua gestiamo spedizioni merci in export per circa 25 milioni di kilogrammi, nel 2017 questo volume è cresciuto del 15% circa sul 2016 e nei primi tre mesi del 2018 la crescita ha subito un ulteriore impennata del 22% rispetto allo stesso periodo dell’ano scorso. Considerando anche Aviationplus il totale delle merci da noi trattate sale a 35 milioni di kilogrammi all’anno.”
Quali, fra le compagnie aeree da voi rappresentate in Italia, è secondo voi particolarmente promettente in prospettiva futura per il trasporto aereo merci da e per l’Italia?
“Ce ne sono diverse ma fra queste segnalo certamente Hainan Airlines, un vettore cinese che sta crescendo molto in termini di frequenze dall’Italia e che vede progressivamente aumentare la propria quota di mercato anche nel settore merci.
Poi segnalo ovviamente Norwegian che prossimamente attiverà dall’Italia nuovi voli verso Miami, Tel Aviv, Reykjavik e a seguire ha in programma di lanciare tre nuovi voli verso Nord e Sud America.
C’è poi la compagnia aerea turca Mng Airlines che oggi offre due voli a settimana da Malpensa ma sta valutando di aggiungere una terza frequenza settimanale, così come è partita molto bene l’operatività di Air Belgium che già serve Hong Kong, a breve attiverà nuove rotte verso la Cina e lo step successivo saranno i voli verso gli Usa.”
Che percentuale di volumi di merce da voi raccolti parte da aeroporti stranieri?
“Noi ovviamente offriamo servizi di trasporto aviocamionato (lo facciamo da Linate) e più del 50% del traffico parte da scali del Centro-Nord Europa. Detto ciò, tengo però a sottolineare l’importanza crescente dell’aeroporto di Malpensa che in una decina d’anni ha fatto un grande lavoro. Fino a dieci anni fa i voli freighter da Malpensa erano inesistenti mentre ora ce ne sono almeno una decina al giorno.”
Concorda con chi sostiene che in Italia troppi scali vogliano attirare business cargo?
“Sì, in Italia ci sono troppi aeroporti che vogliono fare merci. Solo la Germania, che movimenta flussi ben maggiori, può permettersi di avere due hub. Malpensa è l’aeroporto merci dell’Italia e serve solo il mercato locale. Il fatto che altri scali del Centro Europa siano in grado di offrire un maggior numero di voli diretti e di frequenze per il cargo è anche dettato dal fatto che, ad esempio, Germania e Olanda possono sfruttare una posizione baricentrica a livello continentale. Quindi non sono aeroporti al servizio solo del proprio mercato locale ma servono anche l’economie di Paesi limitrofi.”
Quali sono i novi progetti di Cismat per il futuro?
“Nel futuro prossimo l’obiettivo è quello di aprire una nuova sede all’estero, in Europa. Attualmente siamo presenti in Italia con tre sedi a Genova (dove abbiano il nostro head quarter), Malpensa e Fiumicino dove lavorano complessivamente 25 persone, mentre all’estero Cismat è già presente in Germania, Austria e ha una partecipazione in un’azienda che si trova in Portogallo. L’obiettivo nel breve termine è quello di ampliare il nostro network europeo.”
Nicola Capuzzo