Resmini (A.hartrodt italiana): “Siamo gli specialisti del food&beverage via aerea”
In Italia c’è una casa di spedizioni, emanazione di un gruppo che ha sede ad Amburgo, in Germania, che ha una vera e propria specializzazione nella logistica del food&beverage. AIR CARGO ITALY ha intervistato Roberto Resmini, general manager airfreight di A.hartrodt italiana, per conoscere più nel dettaglio le attività dell’azienda che in Italia opera anche nel […]
In Italia c’è una casa di spedizioni, emanazione di un gruppo che ha sede ad Amburgo, in Germania, che ha una vera e propria specializzazione nella logistica del food&beverage. AIR CARGO ITALY ha intervistato Roberto Resmini, general manager airfreight di A.hartrodt italiana, per conoscere più nel dettaglio le attività dell’azienda che in Italia opera anche nel business delle spedizioni via terra, via mare e via aerea con uffici propri a Genova e a Segrate.
Sig. Resmini ci racconta quando e perché A.hartrodt ha scelto di lavorare nel business delle spedizioni cargo aeree?
“Come gruppo hartrodt è agente Iata dal 1982 quindi è stata una scelta adottata già da molti decenni e in Italia si può dire fin dal principio con uffici prima a Bologna e poi, dal 2014, a Segrate dove ci siamo avvicinati al cuore del mondo produttivo del Nord Italia e dove sorgono i centri di raccolta e distribuzione dei trasporti aviocamionati a est di Milano.”
Dal punto di vista dei prodotti e dei mercati serviti quali sono i punti di forza di A.hartrodt in Italia?
“Dal punto di vista delle spedizioni aeree offriamo qualsiasi tipo di servizio ci venga richiesto e come mercati abbiamo un focus prevalente verso l’Asia, con paesi come Malesia, Singapore, Giappone, Cina, Corea ma anche Sud Africa e Australia. Per quanto riguarda le commodity il gruppo ha una posizione di leadership nel settore del food&beverage che rappresenta circa il 25% del totale dei volumi che spediamo. Per fare un esempio spediamo enormi volumi di mozzarella dall’Italia (in particolare da Campania e Puglia) verso l’Asia (soprattutto Giappone e Singapore) servendoci in particolare degli aeroporti di Fiumicino per il centro-sud e Malpensa al nord.”
Il valore aggiunto del vostro gruppo secondo lei qual è?
“Il fatto di poter controllare tutta la catena del trasporto dal mittente fino al destinatario finale sfruttando il network di oltre 120 uffici che hartrodt possiede in giro per il mondo. Per chi si occupa di spedire merci deperibili come vino, salumi, formaggi e bevande in genere la possibilità di avere un controllo diretto lungo tutta la filiera del trasporto è certamente un valore aggiunto importante.”
Le altre merceologie principali che trattate quali sono?
“Oltre al food&beverage abbiamo una posizione di mercato importante nel settore dell’automotive e dei pezzi di ricambio, ma anche spedizioni di prodotti classificati come pericolosi come i profumi e i prodotti chimici.”
Ci rivela qualche numero sull’organizzazione di a. hartrdot in Italia e sui risultati?
“Presso il nostro ufficio di Segrate dedicato alle spedizioni aeree lavorano 7 persone mentre nel mondo sono 43 le filiali del gruppo che si occupano di trasporto aereo. Fra Genova e Milano in Italia lavorano per hartrodt quasi 40 persone.
A proposito invece dei risultati finanziari, nel 2017 sul fatturato totale in Italia di 15 milioni di euro, circa 3,5 milioni riguarda le spedizioni aeree che quindi pesano per circa il 25% sul volume d’affari totale. In export abbiamo movimentato circa 1,2 milioni di kilogrammi di merce nel 2017 con una crescita pari al 12% rispetto al 2016.”
Nicola Capuzzo