Mle-BCube sanzionata dalla Commissione Garanzia Sciopero
“Comandate” eccessive nei giorni di astensione dal lavoro e mancata consultazione delle organizzazioni sindacali le ragioni alla base della “valutazione negativa” espressa dall’organo
La Commissione di Garanzia dello Sciopero nei Servizi pubblici Essenziali (Cgsse) ha chiuso con una valutazione negativa il procedimento aperto a carico di Mle Bcube per il comportamento tenuto dall’azienda in occasione di alcuni scioperi, condannandola inoltre al pagamento di una sanzione da complessivi 17.500 euro.
A segnarlo la Cub Trasporti, che aveva denunciato all’authority il comportamento della società, contestandole in particolare la mancata consultazione delle stesse organizzazioni sindacali rispetto al personale da esonerare dagli scioperi per garantire prestazioni indispensabili, nonché di aver proceduto alla individuazione di queste stesse prestazioni indispensabili nel settore cargo “in maniera difforme da quanto previsto dalle vigenti disposizioni e dalle delibere della Commissione”.
I rilievi si riferiscono a giornate di astensione del lavoro proclamate nel 2021 (precisamente il 6 luglio, 24 settembre e 11 ottobre di quell’anno) ed erano già stati oggetto da parte del sindacato di un ricorso di fronte al Tribunale di Busto Arsizio, ma sono tornati di attualità in occasione della durissima contrapposizione che lo scorso inverno ha nuovamente vista scontrarsi la Cub Trasporti a Mle Cube nella cargo city di Malpensa, con lo sciopero proseguito oltre le giornate nelle quali era stato proclamato. La circostanza aveva indotto Commissione ad aprire un procedimento a carico della sigla sindacale (chiusosi con una valutazione negativa e una sanzione di 2.500 euro a suo carico), ma aveva risollevato i temi della mancata consultazione delle organizzazioni sindacali da parte dell’azienda in occasione degli scioperi e dell’eccesso di “comandate” in modo – scriveva la Cub in una memoria presentata in quella occasione – “da garantirsi la possibilità di movimentare tipologie di merce anche differenti da quelle (cd. deperibili) individuate dalla Regolamentazione” di settore.
Contestazioni che sono state sostanzialmente riconosciute dalla Commissione nella delibera, che porta la data dello scorso 4 luglio, in cui ha dichiarato concluso il procedimento. Nel documento, l’organo segnala ad esempio che quanto rilevato da Mle nella sua memoria “consente di ritenere pacifico (per stessa ammissione della parte datoriale) che l’azienda, in considerazione della sua ritenuta “piena operatività” nelle fasce di cui all’articolo 24 della Regolamentazione di settore, abbia utilizzato i lavoratori comandati per il trasporto di qualsivoglia merce (anche non ricompresa tra i beni deperibili et similia); tanto basta per dichiarare l’illegittimità della condotta datoriale”. Nella prosecuzione, viene rilevata inoltre “la verosimile confusione della parte datoriale tra il servizio essenziale (cui poter destinare i lavoratori non aderenti all’astensione) e le prestazioni indispensabili (cui poter destinare soltanto i lavoratori comandati)”.
La commissione nella sua delibera prosegue rilevando inoltre che “la mera comunicazione della lista dei comandati e, quindi, la mancata preventiva consultazione dell’Organizzazione sindacale, non può costituire ottemperanza all’ordine dell’autorità giurisdizionale che, al contrario, ha dichiarato proprio l’antisindacalità di tale condotta”. Da qui la decisione, “tenuto conto delle circostanze del caso concreto”, di comminare all’azienda un insieme di sanzioni – relative agli scioperi del 6 luglio 2021, 24 settembre 2021, 11 ottobre 2021, 25 marzo 2022, del 20 ottobre 2023 e del 9 febbraio 2024 – per un totale di 17.500 euro.
La decisione è stata salutata positivamente dalla Cub Trasporti, che in una nota ha descritto il pronunciamento come un “apprezzabile cambio di passo rispetto al passato”, poiché, scrive, “prima di oggi le richieste alla Commissione stessa di intervento formulate dalla nostra O.S. sulla questione ‘comandate’ erano state sempre ignorate”. Secondo l’organizzazione, in precedenza la commissione si “limitava ad invitare a rivolgersi al Tribunali del Lavoro per perseguire le eventuali discriminazioni subite”. Con la delibera ‘contro’ Mle, questa invece “di fatto ritorna a vigilare sul rispetto della normativa esistente, anche da parte delle aziende e non solo dei lavoratori”.
F.M.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA DI AIR CARGO ITALY