Magnolia (Toriello LSN) indica la strada per la sopravvivenza agli spedizionieri
Come cambia il lavoro dello spedizioniere e quali sono i nuovi rischi che la categoria deve affrontare nell’era dell’e-commerce e della digital disruption? Il tema è stato al centro del seminario dal titolo “L’evoluzione della figura dello spedizioniere” tenutosi recentemente a Bergamo e organizzato dalla Fondazione ITS Mobilità Sostenibile di Bergamo. All’evento, patrocinato dall’UE, dalla […]
Come cambia il lavoro dello spedizioniere e quali sono i nuovi rischi che la categoria deve affrontare nell’era dell’e-commerce e della digital disruption?
Il tema è stato al centro del seminario dal titolo “L’evoluzione della figura dello spedizioniere” tenutosi recentemente a Bergamo e organizzato dalla Fondazione ITS Mobilità Sostenibile di Bergamo. All’evento, patrocinato dall’UE, dalla Regione Lombardia e dal Governo, era presente Maurizio Martina, Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, e di fronte a lui l’avvocato Davide Magnolia dello studio Toriello LSN ha offerto interessanti spunti di approfondimento.
Le riflessioni si sono concentrate oltre che sull’aspetto più puramente giuridico legato al mondo spedizionieristico, anche e soprattutto sulla situazione del mercato attuale e sulle nuove sfide che le società di spedizione dovranno affrontare per stare al passo con competitor che, per dimensioni e offerta di servizi, hanno rivoluzionato il mercato. Dopo aver messo in luce gli aspetti salienti delle nuove sfide, Magnolia ha offerto il proprio punto di vista sulle vie percorribili dagli spedizionieri per affrontare competitor di livello mondiale, “che passano attraverso l’alta formazione, la specializzazione settoriale e lo sviluppo della capacità di una gestione rapida ed efficace delle informazioni”.
Secondo i dati forniti dal legale dello studio Toriello LSN le aziende di spedizione in Italia sono circa 1.750 e il loro fatturato complessivo nel 2016 ha toccato i 14,9 miliardi di euro, nel corso del 2016 i medesimi importi sono stati versati in diritti doganali, il comparto conta 30.000 addetti diretti, oltre l’indotto, mentre solo 20 aziende in Italia superano i 100 milioni di fatturato, con grande predominanza quindi delle PMI. La fotografia offerta dall’avvocato genovese è quindi quella di “un settore di assoluto rilievo nel panorama nazionale, che deve però evolversi per stare al passo con i tempi”.
In occasione del convegno di Bergamo Magnolia ha evidenziato quindi gli aspetti salienti della normativa nazionale attuale in tema di responsabilità dello spedizioniere e dello spedizioniere-vettore, concentrandosi sugli aspetti che più degli altri afferiscono alle nuove sfide commerciali che gli spedizionieri devono affrontare: fra questi l’ampliamento della gamma di servizi (che porta con sé nuove responsabilità) e la concorrenza di figure straniere sconosciute al nostro ordinamento (come gli NVOCC carrier e i Forwarding agents propri dei sistemi di common law). Senza trascurare poi l’importanza delle piattaforme digitali in un mondo in cui “il flusso delle informazioni diventa prevalente rispetto al flusso delle merci”.