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Noli aerei giù a marzo (-41%) tra arrivo dei voli estivi e il calo della domanda (-4%)
Sulla tratta Europa – Nord America la stiva disponibile è aumentata del 26% rispetto a marzo, un incremento cui è corrisposto un calo del 12% dei noli spot
Il mercato delle spedizioni aeree potrebbe dover attendere fino a ottobre per vedere una risalita dei noli, oggi trascinati verso il basso dal declino della domanda di trasporto e dal contestuale arrivo della capacità belly cargo che si sta riversando nei cieli globali con l’attivazione delle linee estive.
Lo segnala Xeneta, che ha riscontrato ad aprile un calo della domanda del 4% (legato anche alla presenza di diverse festività, dalla Pasqua al Ramadan) e un incremento della disponibilità di stiva del 7% nel confronto anno su anno. Nel mese le tariffe sono risultate più basse in media del 41% rispetto a quelle dello stesso mese del 2022, mentre il dynamic load factor (parametro che considera sia il peso sia il volume delle spedizioni) si è attestato a quota 57%, ovvero 5 punti percentuali in meno che nell’aprile dello scorso anno.
L’impatto della capacità belly aggiuntiva, segnala la società di analisi, è stato particolarmente elevato sulla tratta Europa- Nord America, dove la stiva disponibile è aumentata del 26% rispetto al precedente mese di marzo, un incremento cui è corrisposto un calo del 12% dei noli spot sulle stesse rotte.
L’afflusso di capacità belly cargo – ha commentato al riguardo iall van de Wouw, responsabile della divisione trasporto aereo di Xeneta, “significa che il mercato delle spedizioni aeree potrebbe dover resistere fino a ottobre, quando inizieranno gli orari invernali e la capacità verrà ridotta, per vedere i prossimi segnali di ripresa in volumi e resa”. Tuttavia secondo l’analista non è detto che questa attesa ripresa si verifichi davvero, considerato che dai caricatori arrivano segnali secondo i quali non ci sarà un significativo rifornimento di scorte nel corso dell’anno.
“Il mercato del trasporto aereo di merci si sta riadattando e questo aprirà anche nuove opportunità, ma prevediamo alcuni mesi difficili. In questo momento, non vediamo alcuna increspatura sull’acqua che indichi un vento a favore di un aumento dei volumi nel prossimo futuro “, ha aggiunto van de Wouw.