Assaeroporti contro il phase out degli scali cargo previsto dal Pna
Durante l’assemblea annuale l’associazione ha anche parlato della ricomposizione dell’unità della categoria e del futuro rientro di Aeroporti 2030
Durante la sua ultima assemblea annuale, Assaeroporti ha ricordato la sua posizione critica nei confronti della bozza di Piano Nazionale Aeroporti elaborata dal Mit e in particolare sulla scelta di accentrare le attività cargo su 9 scali prospettando invece per gli altri “un graduale phase out”.
“Il processo di phase-out prospettato nella prima bozza di Pna sembra non tenere conto del fatto che l’air cargo, e in particolar modo il segmento courier, poggi per sua stessa natura su pure logiche di mercato” spiega a AIR CARGO ITALY l’associazione, ricordando di aver trasmesso al Mit (che ora sta lavorando alla riedizione del documento) i propri commenti, nei quali invita il dicastero a “riconsiderare questa scelta, ritenendo opportuno lasciare alle logiche di mercato lo sviluppo del segmento cargo”. In aggiunta, la messa in discussione di tali dinamiche rischia di “destabilizzare le scelte di investimento già effettuate nei singoli scali dai gestori aeroportuali e dagli operatori del comparto”, conclude Assaeroporti, auspicando che nella versione finale del piano la proposta possa essere riconsiderata dalle istituzioni.
Nel corso dell’assemblea annuale sono stati toccati però anche altri temi di rilevanza anche per il segmento merci del trasporto aereo nazionale. In particolare i delegati hanno condiviso la proposta di “continuare a ribadire al governo e alle altre istituzioni l’urgenza di individuare adeguate forme di sostegno, in grado di accelerare i consistenti piani di investimento green e digital” così come “l’auspicio per una rapida e positiva conclusione del dossier Ita Airways”.
Durante l’incontro Assaeroporti ha infine anche approvato delle modifiche allo Statuto, che hanno anche l’obiettivo di favorire “la piena ricomposizione dell’unità della categoria” (che oggi è rappresentata da Assaeroporti e da Aeroporti 2030), con l’obiettivo di definire “una governance condivisa fino alla naturale scadenza degli attuali organi associativi (primavera 2024)” così come “l’ingresso in Assaeroporti di Aeroporti 2030 come sezione specializzata sui temi della transizione green e digital”.