Prima metà 2022 in crescita per il cargo aereo globale (Europa esclusa)
Si chiude con una performance di tutto rispetto il primo semestre del 2022 delle spedizioni aeree globali. Nei sei mesi in questione, evidenzia infatti un report di Iata, la domanda è stata superiore del 4,3% a quella dello stesso periodo del 2021 ma anche più forte del 2,2% di quella della prima metà del 2019. […]
Si chiude con una performance di tutto rispetto il primo semestre del 2022 delle spedizioni aeree globali. Nei sei mesi in questione, evidenzia infatti un report di Iata, la domanda è stata superiore del 4,3% a quella dello stesso periodo del 2021 ma anche più forte del 2,2% di quella della prima metà del 2019. Sul risultato hanno impattato per un verso la guerra in Ucraina e dall’altro la ripresa degli scambi in Cina. Giugno, che pure si è chiuso con un declino del 6,4% rispetto ai volumi dello stesso mese dello scorso anno, ha mostrato un miglioramento rispetto al -8,3% di maggio.
Anche la disponibilità di stiva ha vissuto un andamento positivo, tanto che questa a giugno è risultata superiore del 6,7% a quella dello stesso mese del 2021 (contro il +2,7% registrato a maggio). Anche sotto questo punto di vista l’intero semestre si è chiuso con il segno ‘più’, ovvero con una capacità globale superiore del 4,5% a quella dei primi sei mesi del 2021 (e del 2,5% alla prima metà del 2019).
Di tono diverso però le tendenze che hanno attraversato il solo mercato europeo. A giugno la flessione della domanda è stata infatti più pesante (-13,5%) di quella della media globale, mentre l’incremento della capacità di stiva è stato di poco inferiore (+5,6%). Nel complesso il primo semestre dell’anno è stato mandato in archivio dal Vecchio Continente con un ‘rosso’ di volumi del 7,8% (rispetto alla prima metà del 2021), mentre la stiva è risultata superiore del 3,7%
Commentando l’andamento del settore a livello globale Willie Walsh, direttore generale di Iata, ha parlato di una “performance solida, in particolare considerando i continui limiti delle catene di approvvigionamento e la perdita di capacità dovuta alla guerra in Ucraina”. Le attuali incertezze economiche, ha poi aggiunto, “hanno avuto un impatto limitato sulla domanda di merci aviotrasportate, ma gli sviluppi dovranno essere monitorati da vicino nella seconda metà dell’anno”.
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