In calo dell’8% anche a maggio le spedizioni aeree globali
Continua anche a maggio, restando su un valore del -8% (rispetto allo stesso mese del 2019), il calo della domanda di spedizioni aeree globali. Il dato si accompagna a un recupero dal lato della capacità, che secondo gli analisti di Clive è ora superiore del 4% a quella del maggio 2021, benché inferiore del 12% […]
Continua anche a maggio, restando su un valore del -8% (rispetto allo stesso mese del 2019), il calo della domanda di spedizioni aeree globali.
Il dato si accompagna a un recupero dal lato della capacità, che secondo gli analisti di Clive è ora superiore del 4% a quella del maggio 2021, benché inferiore del 12% a quella dello stesso mese del 2019. In flessione, per l’effetto combinato delle due tendenze, anche il load factor, che si assesta sul 60%, 9 punti percentuali in meno rispetto al maggio 2021 (e 2 punti percentuali in meno che nel 2019). A sua volta, questa tendenza si è tradotta in un rallentamento dell’incremento nei noli aerei. Pur ancora cresciuti, questi a maggio sono stati superiori del 16% a quelli dello stesso mese del 2021 e del 134% a quelli del 2019, a fronte di aumenti che ad aprile erano invece nell’ordine del 26% e del 145%.
Secondo Clive questi dati, e in particolare quelli relativi al mercato nordamericano, potrebbero essere un primo assaggio di come il settore si avvierà al post pandemia. In particolare le spedizioni dall’Europa al Nord America, per gli analisti, sono “cambiate profondamente nelle ultime 8 settimane, con load factor scesi dall’82% di marzo al 64% di maggio” e in particolare in quest’ultimo mese il tasso di riempimento è stato inferiore del 7% a quello del maggio 2021, cosa che li porta a ritenere che questa evoluzione non sia solo il frutto della stagionalità ma del ritorno della capacità sul mercato, che a marzo è stata superiore del 44% a quella dello stesso mese del 2021 e a maggio addirittura dell’82%. Questa tendenza ha fatto sì che, per la prima volta da due anni, nell’ultima settimana di maggio i livelli dei noli sulla tratta siano stati in calo nel confronto anno su anno.
Quanto alle previsioni, Clive ha detto di stimare sulle rotte atlantiche un mercato estivo “più lento”, che comunque potrà crescere nel terzo trimestre 2022 pur senza essere formidabile. Sul suo andamento grava anche l’evoluzione del trasporto marittimo e in particolare l’andamento della congestione portale negli scali della West Coast statunitense, che sarà determinata anche dall’esito delle negoziazioni contrattuali dei portuali dell’area.
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