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Savino Del Bene ha prolungato i charter con gli Usa
L’esperimento del volo charter aereo di Savino Del Bene tra Malpensa e New York, avviato dallo scorso ottobre per assicurarsi capacità di stiva su una tratta molto attrattiva per le merci italiane in export verso gli Usa, proseguirà “almeno per tutto gennaio”. Il tentativo dell’azienda di lanciare una iniziativa simile in direzione della Cina (con […]
L’esperimento del volo charter aereo di Savino Del Bene tra Malpensa e New York, avviato dallo scorso ottobre per assicurarsi capacità di stiva su una tratta molto attrattiva per le merci italiane in export verso gli Usa, proseguirà “almeno per tutto gennaio”. Il tentativo dell’azienda di lanciare una iniziativa simile in direzione della Cina (con partenza da Milano o Pisa e destinazione Shanghai o altri aeroporti) non si è invece concretizzata, per via del no opposto dalle autorità del Paese.
Lo ha svelato il presidente e socio di maggioranza dell’azienda Paolo Nocentini in una intervista all’inserto di Repubblica Affari & Finanza, nel quale ha fatto il punto sull’anno migliore della storia della casa di spedizioni.
Il 2021, per Savino Del Bene, si è infatti chiuso con ricavi stimati tra i 2,8 e i 3 miliardi di euro (quasi il doppio rispetto agli 1,7 del 2020), frutto sia del valore elevato dei noli (aerei e marittimi) che di un aumento dei volumi (da 602 a 660mila Teu circa), con Ebitda pure raddoppiato a “quasi 200 milioni”. Pari a 2,5 miliardi il fatturato generato dai soli trasporti via mare.
Alla testata romana Nocentini ha parlato anche delle varie difficoltà incontrate dal gruppo, realtà internazionale con 300 uffici sparsi nel mondo e 4.300 dipendenti, di cui 1.300 in Italia, in un anno molto particolare per i trasporti, citando in particolare il tema delle congestioni portuali e dei conseguenti cambi di scalo di arrivo, con effetto sulla durata dei viaggi dalla Cina passata in media da 30 a 45 giorni. Tuttavia rispetto alla possibilità di noleggiare direttamente anche navi (come fatto peraltro da altre case di spedizioni internazionali, da Geodis alla italiana Rif Line), il numero uno di SDB si è dimostrato decisamente scettico: “Non se ne parla, è complesso, impossibile”.