Volano alto le spedizioni aeree europee: + 11,5% ad aprile
Ad aprile le spedizioni aeree globali hanno continuato a volare alto, registrando traffici superiori del 12% a quelli dello stesso mese del 2019 (e del 7,8% rispetto al marzo 2021). Lo si legge nell’ultimo report di Iata, la International Air Transport Association. Particolarmente buone le performance nordamericane (+23,7%), africane (+29,2%) e mediorientali (+15,3%), ma anche […]
Ad aprile le spedizioni aeree globali hanno continuato a volare alto, registrando traffici superiori del 12% a quelli dello stesso mese del 2019 (e del 7,8% rispetto al marzo 2021). Lo si legge nell’ultimo report di Iata, la International Air Transport Association. Particolarmente buone le performance nordamericane (+23,7%), africane (+29,2%) e mediorientali (+15,3%), ma anche l’Europa si è difesa bene ottenendo un +11,5%, con un cospicuo miglioramento sul +0,7% del mese di marzo. Molto negativa invece la situazione sudamericana, dove i volumi restano inferiori del 31% a quelli dell’aprile 2019.
La capacità disponibile sul mercato resta ancora significativamente minore rispetto a quella pre-crisi, ma il divario si riduce ora al -9,7% (dal -11,7% di marzo). Non migliora molto però quella europea, che anzi ora risulta del 18% circa inferiore a quella dell’aprile 2019 (in marzo il gap era del 17%).
Nel complesso risulta ancora leggermente aumentata la stiva messa a disposizione da aerei freighter (+26,2%, mentre in marzo era del 20,6% superiore a quella del mese corrispondente del 2019), mentre la situazione appare immutata dal lato della capacità belly, dove l’ammanco è ancora pari a un -38,5% (era del -38,4% a marzo).
Da evidenziare infine che, secondo Iata, restano positive le condizioni economiche che stanno permettendo la crescita dei volumi del cargo aereo. In particolare l’associazione ricorda come il commercio globale abbia registrato una crescita del 4,2% in marzo, mentre il comparto sta continuando a recuperare competitività sul trasporto marittimo grazie a noli che stanno tornando sotto controllo dopo il picco massimo registrato nell’aprile 2020.
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