K+N: per distribuire il vaccino anti-Covid servono ‘solo’ 700 voli
Lo sforzo logistico per distribuire i vaccini contro il Covid-19 sarà significativo, ma assolutamente gestibile dal settore a patto che vi sia collaborazione tra operatori, case farmaceutiche e governi. L’affermazione, in controtendenza con molte di quelle lette finora, è di Detlef Trefzger, amministratore delegato di Kuehne + Nagel – ovvero uno dei principali operatori dell’industria […]
Lo sforzo logistico per distribuire i vaccini contro il Covid-19 sarà significativo, ma assolutamente gestibile dal settore a patto che vi sia collaborazione tra operatori, case farmaceutiche e governi. L’affermazione, in controtendenza con molte di quelle lette finora, è di Detlef Trefzger, amministratore delegato di Kuehne + Nagel – ovvero uno dei principali operatori dell’industria dei trasporti e delle spedizioni – che al Wall Street Journal ha dichiarato di stimare che per l’approvvigionamento mondiale del preparato si renderanno necessari “meno di 1.000” freighter 747, o più precisamente “tra i 650 e i 700” mezzi se ognuno di questi potrà trasportare dosi per circa 100 tonnellate.
Una cifra dunque ben al di sotto di quella (15.000 voli) stimata da DHL nel suo report tematico elaborato con McKinsey e anche della previsione di 8.000 (pure tramite freighter 747) ipotizzata da IATA, e più in linea invece con quella valutata come necessaria qualche tempo fa da uno dei senior manager di CH Robinson. Il dato, ha evidenziato Trefzger, corrisponderebbe a meno dell’1% della domanda annua complessiva di trasporto aereo e a circa il 10% di quella relativa al solo settore farmaceutico.
A queste conclusioni il numero uno di K+N è giunto avendo dalla sua, evidentemente, anche informazioni di prima mano. Secondo quanto riportato dal WSJ, la società ha infatti già siglato alcuni contratti per servizi di magazzinaggio e distribuzione con “diversi produttori” di vaccini, e sta inoltre già effettuando spedizioni per via aerea di preparati che attualmente sono in fase 2 e in fase 3.
Il gruppo svizzero ad oggi può contare su un network globale di circa 230 spazi di stoccaggio a temperatura controllata, 30 dei quali in vari aeroporti di tutto il mondo già utilizzati naturalmente per la distribuzione anche di altri tipi di vaccini (recentemente la società ha curato l’invio dall’Italia al Brasile di 3 milioni di preparati contro il meningococco C).
Nel suo intervento, a differenza di quanto fatto da DHL nel report elaborato con McKinsey, Trefzger ha anche tagliato corto rispetto alle difficoltà di distribuzione di ultimo miglio, attività che K+N che solitamente svolge appoggiandosi a reti di autotrasportatori. Secondo il manager verosimilmente in questo caso questa parte del trasporto sarà infatti gestita da operatori di nomina governativa, quando non addirittura dagli eserciti nazionali.
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