Amazon Air al decollo in Europa
La testata britannica Lloyd’s List ha scovato un indizio a conferma del fatto che Amazon Air sia ormai pronta a lanciare le sue attività in Europa: un annuncio per la ricerca di un Area Manager che si insedi nell’aeroporto di Lipsia per avviare le operazioni della controllata, che nel testo viene citata esplicitamente. Questo ulteriore […]
La testata britannica Lloyd’s List ha scovato un indizio a conferma del fatto che Amazon Air sia ormai pronta a lanciare le sue attività in Europa: un annuncio per la ricerca di un Area Manager che si insedi nell’aeroporto di Lipsia per avviare le operazioni della controllata, che nel testo viene citata esplicitamente.
Questo ulteriore tassello va ad aggiungersi ad altri che sono emersi nei mesi scorsi, e che avevano lasciato intuire come l’azienda di Jeff Bezos si stesse preparando per lo sbarco nel Vecchio Continente. In primis l’incremento della frequenza dei voli (soprattutto attraverso la capacità di stiva di DHL European Air Transport) verso gli scali di Colonia-Bonn e, appunto, Lipsia-Halle. In un altro annuncio di pochi giorni fa, ora non più visibile, Amazon aveva inoltre parlato dello sviluppo di un nuovo edificio a Schkeuditz, il comune nella cui area ricade l’aeroporto di Lipsia Halle, dicendo che l’avvio della struttura “creerà più di 200 nuovi posti di lavoro” e che questa “sarà operativa entro l’anno”.
A precise domande di Lloyd’s List, Amazon tuttavia non ha voluto svelare quando precisamente è prevista l’apertura della nuova sede, né altri dettagli sulla flotta o le rotte che saranno servite.
Nelle scorse settimane un report della banca tedesca KFW IPEX-Bank aveva analizzato il possibile approdo diretto di Amazon Air nel Vecchio Continente, sottolineando come questa mossa avrebbe rappresentato, per il gigante dell’e-commerce, un passo in direzione di “un contenimento dei costi e di un controllo maggiore e diretto sulle operazioni”. In particolare nel documento si stimava che una gestione in house delle consegne porterebbe Amazon a risparmi nei costi di spedizione di circa il 30% rispetto a quelli che avrebbe servendosi di integratori, renderebbe la catena logistica molto più efficiente e in aggiunta il poter avere conoscenza diretta di tutti i dati relativi agli acquisti e i relativi trasporti potrebbe aprire la strada a ulteriori margini di miglioramento.
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