Il pharma alle prese con le criticità dell’ultimo miglio
La gestione della logistica dell’ultimo miglio di prodotti delicatissimi come quelli farmaceutici è stato il tema al centro della settima conferenza della Cool Chain Association’s dedicata proprio a questo peculiare tipo di merce, i cui lavori sono stati aperti dal presidente dell’associazione, nonché global product manager di Cargolux, Stavros Evangelakakis. Emblematico il caso dei vaccini, […]
La gestione della logistica dell’ultimo miglio di prodotti delicatissimi come quelli farmaceutici è stato il tema al centro della settima conferenza della Cool Chain Association’s dedicata proprio a questo peculiare tipo di merce, i cui lavori sono stati aperti dal presidente dell’associazione, nonché global product manager di Cargolux, Stavros Evangelakakis. Emblematico il caso dei vaccini, presentato da Radhika Batra, presidente della ONG Every Infant Matters, che ha parlato di come in alcune aree del mondo a volte questi prodotti non riescano a raggiungere per tempo la loro destinazione a causa di intoppi e inefficienze proprio nella logistica dell’ultimo miglio, e devono quindi essere distrutti.
Batra ha fatto appello all’industria, in particolare del trasporto aereo, perché trovi una soluzione a questo problema. A offrire possibili risposte sono stati alcuni degli interventi che si sono succeduti durante l’evento. Wolfgang Engel, a capo della divisione logistica di DQS – riferisce Caasint – ha parlato dell’importanza dei data come aiuto nella gestione di situazione così complesse. Un esempio significativo in questo senso è stato fornito da Controlant che, in partnership con Global Good, ha sviluppato MetaFridge, potente modello di frigorifero appositamente realizzato per lo stoccaggio di vaccini nei paesi in via di sviluppo, ovvero in presenza di scarso o limitato accesso alla corrente elettrica (alcuni modelli ad esempio possono essere alimentati con energia solare). Ogni frigorifero può inoltre essere collegato al cloud della stessa Controlant, che in questo modo riesce a monitorare circa 500 impianti dislocati solo in Africa. In un intervento successivo Niels van Namen, a capo dell’area healthcare di Ceva Logistics, ha sottolineato l’importanza di una supplychain che sia ‘paziente-centrica’. Un’altra idea emersa nel corso dell’evento è stata quello dello sviluppo di certificazioni standardizzate per la logistica dell’ultimo miglio, cosa che però richiederà, oltre che grandi investimenti economici, un approccio collaborativo tra i vari stakeholder coinvolti nelle diverse fasi del trasporto.
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