Dsv-Panalpina: esuberi in vista dopo il matrimonio (AGGIORNATO)
Il matrimonio fra Dsv e Panalpina, come preannunciato lo scorso aprile, è giunto a compimento e dall’unione fra questi due big delle spedizioni merci è nato il secondo player mondiale nel business del cargo aereo (alle spalle solo di Dhl Supply Chain & Global Forwarding). Dsv Panalpina, questa la nuova ragione sociale, avrà ricavi per […]
Il matrimonio fra Dsv e Panalpina, come preannunciato lo scorso aprile, è giunto a compimento e dall’unione fra questi due big delle spedizioni merci è nato il secondo player mondiale nel business del cargo aereo (alle spalle solo di Dhl Supply Chain & Global Forwarding).
Dsv Panalpina, questa la nuova ragione sociale, avrà ricavi per 118 miliardi di corone danesi (15,8 miliardi di euro), sarà presente in 90 paesi e beneficerà di un vasto network internazionale composto da filiali proprie sparse in 90 paesi. La forza lavoro sarà composta da circa 60mila addetti ma è probabile che le sinergie fra i due gruppi porteranno a una razionalizzazione delle risorse umane come già preannunciato dal direttore finanziario di Dsv, James Lund. Secondo quanto comunicato dalle due aziende saranno necessari almeno 2 o 3 anni prima che il processo d’integrazione fra le due aziende possa essere portato a termine. I primi step sono stati la nomina dell’amministratore delegato Jens Bjorn e dello stesso Jens H. Lund nel consiglio d’amministrazione di Panalpina che a tutti gli effetti sarà una controllata di Dsv.
Secondo gli analisti di Jefferies le sovrapposizioni di personale fra le due aziende, e quindi le risorse umane a rischio esubero, supererebbero il 50% della forza lavoro ma l’amministratore delegato di DSV, Jens Bjørn Andersen, ha definito questa previsione come “esagerata”. “Siamo in questo settore per creare valor e non per tagliare posti di lavoro” è stato il commento del top manager, che più nello specifico ha aggiunto: “Ci saranno certamente delle sovrapposizioni, ma se uno guarda oggi DSV si accorge che l’azienda ha 2-3.000 persone in più rispetto all’ultima acquisizione fatta di UTI (nel 2015, ndr)”. Jens Bjørn Andersen ha proseguito affermando che “ci saranno dei licenziamenti ma aol momento non sono in grado di dire quanti. Non vedo però una situazione drammatica in termini di overlapping di risorse umane. Valuteremo ogni persona e ogni posizione per capire chi saranno le persone giuste per ciascun ruolo da svolgere”.
In Italia Panalpina ha sede a Cerro Maggiore (Milano) e conta su altri cinque uffici a Genova, Bologna, Firenze, Vicenza e Roma, oltre alla sede di svizzera di Lugano che è accorpata a quelli italiani. I dipendenti nel nostro Paese sono circa 180 e il giro d’affari generato in Italia nel 2017 è stato di 150 milioni di euro. I tre principali magazzini di cui dispone Panalpina in Italia sono a Cerro Maggiore (17.500 mq), Bologna (1.500 mq) e Lugano (4.100 mq).
Leggi l’annuncio sul sito di Panalpina
Leggi i risvolti della fusione DSV – Panalpina su Lloyd’s Loading List
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