Cargo aereo al bivio impossibile tra qualità e risparmio
Puntare tutto sulla qualità del servizio o cercare di conquistare la clientela con prezzi competitivi? Secondo Francisco E. Rizzuto, economista esperto del settore nonché Cargo Specialist Manager for Europe di IATA, il cargo aereo ha già fatto la sua scelta, decidendo di investire risorse (in formazione, equipment, certificazioni e altro) per adattarsi alle esigenze specifiche, […]
Puntare tutto sulla qualità del servizio o cercare di conquistare la clientela con prezzi competitivi? Secondo Francisco E. Rizzuto, economista esperto del settore nonché Cargo Specialist Manager for Europe di IATA, il cargo aereo ha già fatto la sua scelta, decidendo di investire risorse (in formazione, equipment, certificazioni e altro) per adattarsi alle esigenze specifiche, e molto stringenti, delle industrie che sono le sue principali clienti. La sfida ancora da vincere rimane però quella di far comprendere alla sua stessa clientela il valore della propria offerta di servizi.
Il caso più evidente è quello del settore farmaceutico. A una compagnia che decide di dedicarsi a questo ambito di attività sono richieste non solo autorizzazioni e assicurazioni sulle modalità di trasporto dal luogo di origine a quello di destinazione, ma anche analisi di risk assessment che esplicitino quali siano i pericoli che la merce può incontrare lungo tutta la catena del trasporto e come porivi rimedio. Attività che richiedono agli operatori un investimento di risorse tale che, secondo Rizzuto, questi non possono più essere considerati dalla stessa industria farmaceutica “fornitori di servizi di trasporto”, ma devono esser visti come veri e propri ‘partner’. E quindi, in sintesi: “Professionalità e specializzazione sono elementi chiave del settore del cargo aereo, ma è fondamentale che professionalità e specializzazione siano riconosciute dalle altre industrie”.
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