Al via la gara per l’handling nell’aeroporto di Comiso
Il presidente della Regione Siciliana Schifani nel frattempo ha ribadito l’interesse a sviluppare la vocazione cargo dello scalo
Sac, ovvero Società Aeroporto Catania, ha varato la gara pubblica europea per aggiudicare il servizio di handling nell’aeroporto di Comiso, scalo che rientra sotto la sua ‘giurisdizione’. Pari a 4,18 milioni di euro a base della procedura, con cui l’ente prevede di aggiudicare un contratto della durata di tre anni, con avvio stimato delle attività a partire dal prossimo luglio.
Anche se al momento l’avviso che dà il la al procedimento non menziona né la gestione delle merci né quella dei passeggeri, è probabile che la documentazione ufficiale, quando sarà pubblicata, dedicherà un certo spazio alla prima delle due attività. Come noto, l’aeroporto di Comiso è infatti da tempo al centro di progetti di sviluppo che fanno leva proprio su una espansione dei suoi traffici cargo, come ribadito proprio ieri anche dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani.
Rifacendosi agli ultimi – e decisamente positivi – dati relativi all’export dei distretti del Mezzogiorno, elaborati dal Monitor di Intesa Sanpaolo, il ‘governatore’ siciliano ha ribadito la bontà del progetto sullo scalo ibleo. “La realizzazione dell’area cargo e la trasformazione dell’aeroporto di Comiso in una realtà operativa a servizio dell’utenza iblea, fondamentale per la veicolazione dei prodotti agroalimentari siciliani in tutte le parti del mondo, rappresentano una scelta non più rinviabile” ha affermato, aggiungendo poi che la sua giunta è al lavoro “per superare le tante criticità connesse alla creazione del terminal e, in un’ottica di sistema, anche per il miglioramento della viabilità, dall’ammodernamento della Catania-Ragusa al completamento della Siracusa-Gela”.
Se la performance è “già positiva” – ha aggiunto Schifani – “figuriamoci quando ci sarà un’area cargo in grado di garantire i collegamenti con i mercati internazionali. È una sfida che i nostri produttori possono vincere, soddisfacendo la grande richiesta di qualità dei prodotti made in Sicily”.
Più nel dettaglio, secondo il report di Intesa Sanpaolo, nei primi 9 mesi del 2023 i distretti agroalimentari del Mezzogiorno ha riscontrato nei primi nove mesi del 2023 un aumento del 6,9% sullo stesso periodo del 2022 (+ 297 milioni di euro). In particolare quello della Agricoltura della Sicilia sud-orientale è cresciuto del 37,8%, grazie all’aumento delle vendite verso tutti i principali mercati di sbocco, in primis la Germania (prima destinazione, con una quota che sfiora il 30%). In calo invece l’Ortofrutta di Catania (-2,5%) per il dimezzamento dei flussi verso il Belgio.
F.M.
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