Anama: “Attendiamo il decreto Aria sull’espansione della cargo city di Malpensa”
Albertini ritiene lo sviluppo della cargo city “importantissimo, ma da accompagnare con interventi mirati di ottimizzazioni degli spazi e investimenti sulle infrastrutture digitali”
Anama sta monitorando “con attenzione l’iter legislativo e i possibili positivi sviluppi per l’espansione della Cargo City di Malpensa”, attendendo nel concreto la firma del presidente della Repubblica e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del cosiddetto Decreto Aria con cui, su iniziativa di diversi parlamentari di maggioranza e su spinta del Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini, ministeri ed enti competenti sono ‘caldamente invitati’ a rivedere le valutazioni già espresse rispetto al progetto di estensione della Cargo City di Malpensa così come contenuto nel Masterplan Malpensa 2035, in ragione della “strategicità” dello scalo nello sviluppo del traffico cargo aereo.
Pur senza esprimere un sostegno esplicito e diretto all’iniziativa legislativa, l’associazione degli spedizionieri aerei ha detto per voce del suo presidente Albertini di ritenere che “l’emendamento al Decreto Aria e la richiesta del Ministero di riconsiderare il parere alla luce della strategicità che riveste il cargo aereo nazionale sia un riconoscimento importante del ruolo che il settore aereo gioca per il sistema economico del Paese in termini di competitività del nostro import-export e occupazione”. Albertini ha aggiunto di ritenere lo sviluppo della cargo city “importantissimo, ma da accompagnare con interventi mirati di ottimizzazioni degli spazi e investimenti sulle infrastrutture digitali” così come da inserire in un percorso di programmazione nazionale dell’attività aeroportuale anche nel comparto merci.
“Per fare tutto questo è necessario, inoltre, che le autorità competenti – ha aggiunto Albertini – agiscano nell’ambito di una strategia unitaria nazionale di sviluppo del cargo aereo nazionale che dovrebbe essere uno dei pilastri del sistema produttivo nazionale e sui chiediamo al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e ad Enac di proseguire il lavoro in dialogo con le rappresentanze di settore per arrivare in tempi brevi a un Piano Nazionale Aeroporti che sia effettivamente di orientamento per Gestori aeroportuali e attori della filiera del cargo aereo”.
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