Torna il cargo nei progetti di sviluppo dell’aeroporto di Parma
Il consiglio comunale approva tra le polemiche il Masterplan, che prevede la creazione di un polo logistico, l’allungamento della pista e i primi voli merci per il 2024
Approvato alcuni giorni fa dal Consiglio comunale della città, il nuovo masterplan 2018-2025 dell’aeroporto di Parma, elaborato da Sogeap, società di gestione dello scalo, ed Enac, dedica anche ampio spazio allo sviluppo del cargo.
Secondo i dettagli svelati da Parma Today, il progetto, che proprio oggi dovrebbe essere discusso nella conferenza dei servizi convocata dal Mit, prevede innanzitutto un allungamento di oltre 500 metri della attuale pista (da 2.124 a 2.640 metri), che consentirà tra le altre cose di avviare già entro il 2024 le attività merci. A questo intervento, si affiancherà la realizzazione di un polo, un nuovo piazzale e un nuovo magazzino (di cica 5.100 metri quadrati), che insieme si estenderanno su circa 61 mila metri quadrati.
Con il completamento di queste opere, il Masterplan stima che nel 2025 potranno essere gestiti dall’aeroporto Giuseppe Verdi di Parma 551 voli cargo, in media 1,5 al giorno, per movimentazioni pari a 22 mila tonnellate di merci. Nel 2035, secondo le previsioni, si arriverà a circa 3 collegamenti al giorno. Nel piano, sempre secondo quanto riportato da Parma Today, si richiama inoltre la posizione geografica dello scalo, giudicata “ideale” per le spedizioni aeree anche in considerazione della prossima apertura della CisPadana, nuova strada a gestione regionale di circa 67 km che collegherà i caselli di Reggiolo-Rolo sulla A22 e quello di Ferrara sud sulla A13.
La possibilità di uno sviluppo orientato al cargo per l’aeroporto di Parma era sembrata tramontata lo scorso anno quando, alla vigilia delle elezioni comunali, tutti i candidati sindaco avevano espresso posizioni contrarie, sostenuti in questo anche dal fatto che la allora vicepresidente della Regione Emilia Romagna Elly Schlein aveva dato la disponibilità della Giunta a riconsiderare il progetto “sulla base delle indicazioni della amministrazione locale che sarebbe uscita dalle urne”, un orientamento diverso quindi rispetto a quello che era stato espresso fino a quel momento dall’ente tramite l’assessore ai trasporti Andrea Orsini.
Come visto, la seduta del consiglio comunale dello scorso 9 ottobre ha invece dato il proprio via libera al piano, con un verdetto destinato a far discutere dato che la relativa delibera è stata approvata grazie ai voti a favore della minoranza, mentre sei consiglieri di maggioranza (tra cui 6 Pd) si sono invece espressi in senso opposto.
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