Kuehne Nagel ancora regina degli spedizionieri aerei nel 2022
Dhl resta al secondo posto per volumi gestiti, sempre più incalzata però da Dsv
Nel 2022 le prime 25 società mondiali di spedizione aerea hanno visto calare complessivamente i loro traffici del 6,3%, a un totale di 16,9 milioni di tonnellate di merce trasportata, per effetto di fenomeni come la guerra in Ucraina, i perduranti lockdown in Cina e dell’inflazione. La flessione ha interessato la maggior parte degli operatori – non tutti – e a volte con intensità molto diverse.
Dall’analisi delle rilevazioni di Armostrong & Associates, riprese da Air Cargo News, si nota innanzitutto come il primo posto sia ancora occupato da Kuehne Nagel, che lo ha conquistato lo scorso anno strappandolo a Dhl, scesa (e rimasta) in seconda posizione. La società svizzera ha anzi chiuso il 2022 con volumi in lieve aumento (+0,5%) a 2,232 milioni di tonnellate, mentre la rivale tedesca ha perso il 9,3% dei traffici, per un totale di 1,902 milioni. Anche il terzo posto resta all’operatore che lo occupava lo scorso anno, ovvero Dsv. La casa di spedizioni danese è tra le poche che sono riuscite a far crescere i propri volumi (+3,1%), assestandosi a movimentazioni per 1,557 milioni di tonnellate. Invariate anche le due posizioni seguenti, che vedono però la presenza di due realtà dai numeri decisamente in calo: al quarto posto, Db Schenker (-7,8%, 1,326 milioni di tonnellate) e la statunitense Expeditors (addirittura -17%, 869mila tonnellate). Al sesto posto sale, nonostante un deciso calo dei volumi (-10,8%) Nippon Express (867mila tonnellate), seguita da Ups, in discesa di una posizione (-12,6%, 864mila). L’ottavo gradino resta della cinese Sinotrans (-2,9%, 781mila tonnellate), ma più interessante è rilevare la salita al nono di Bolloré Logistics, che guadagna il 7,9% (708mila tonnellate). Scende invece di un posto Kintetsu World Express (-5,5%, 688mila tonnellate), mentre all’undicesimo si conferma Hellmann Worldwide Logistics (652mila tonnellate).
Da notare la 12esima posizione di Ceva Logistics, con volumi in crescita del 9,7% a 520mila tonnellate. I gradini seguenti sono invece quasi tutti occupati da realtà con traffici in declino. Si inizia con Kerry Logistics (-1%, 515mila tonnellate), per passare alla cinese Awot Global Logistics Group (unica società da qui alla fine della top 25 ad avere incrementato i volumi, +1,8% a 495mila tonnellate). Si passa poi alla, pure cinese, Cts International Logistics (-10,3%, 373mila tonnellate), alla statunitense Crane Worldwide Logistics (337mila tonnellate) e alla giapponese Yusen Logistics che perde addirittura il 20,7% (per 325mila tonnellate movimentate nel 2022). La 18esima posizione è quindi di Geodis (-15,2%, 293mila tonnellate), seguita da Ch Robinson (-5%, 285mila) e al 20esimo posto Nnr Global Logistics (-9,4%, 261mila tonnellate). Seguono Dachser (-5,8%, 261mila tonnellate), la taiwanese Dimerco Express Group (-5,4%, 238mila tonnellate), Fedex (-12,6%, 232mila tonnellate) e l’austriaca Cargo-partner (-8,7%, 218mila). Significativo inoltre l’ingresso, al 25esimo posto, di Maersk Logistics con 211mila tonnellate di merce movimentate nel 2022.
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