Carenini (AICAI) ” Crescita a doppia cifra anche nel 2017 per l’e-commerce”
I corrieri espresso anche nel 2017 si godono la crescita percentuale a doppia cifra del commercio elettronico che riempie gli aerei di merci da trasportare da una parte all’altra del mondo. Lo conferma in questa intervista a AIR CARGO ITALY Marco Carenini, presidente dell’Associazione italiana dei corrieri aerei internazionali Aicai, nonché operations director di UPS Italia. Aicai, […]
I corrieri espresso anche nel 2017 si godono la crescita percentuale a doppia cifra del commercio elettronico che riempie gli aerei di merci da trasportare da una parte all’altra del mondo.
Lo conferma in questa intervista a AIR CARGO ITALY Marco Carenini, presidente dell’Associazione italiana dei corrieri aerei internazionali Aicai, nonché operations director di UPS Italia. Aicai, nata nel 1987 e a cui aderiscono nel nostro paese i tre principali player di mercato (vale a dire FedEx con Tnt ormai parte dello stesso gruppo, Dhl e Ups), si propone come punto di riferimento per l’industria delle consegne express e come ente promotore degli interessi dell’intero settore nei confronti di una molteplicità di soggetti istituzionali e imprenditoriali.
Presidente Carenini si può dire che anche nel 2017 l’e-commerce è stato il fattore trainante trainante per i flussi di merce trasportati dai corrieri espresso?
“Sicuramente sì. La crescita dell’e-commerce anche quest’anno si è attestata intorno al 15-18% rispetto all’anno scorso e questo chiaramente incide in maniera positiva sulle quantità trasportate sia sui risultati. Nel 2017, inoltre, è andato consolidandosi un fenomeno per cui il commercio elettronico, oltre che affermarsi come scelta d’acquisto sempre crescente da parte dei privati, sta diventando sempre più un’opzione percorsa anche dalle imprese. Quindi non più e-commerce solo nel commercio B2C ma sempre più anche nel B2B.”
Le prospettive sono di ulteriore crescita anche per il 2018, non è vero?
“Sicuramente, anche perché c’è un altro tema che riguarda i cosiddetti ‘return services‘ che stanno prendendo progressivamente piede. Sempre di più l’economia è globale e ci sono molte aziende che stanno vendendo prodotti con annessa anche la restituzione del prodotto vecchio e quindi questa economia circolare contribuisce ad aumentare i volumi con il coinvolgimento dei corrieri espressi. Il consumatore dunque compra il nuovo prodotto e, mentre lo ritira, contestualmente consegna al corriere il vecchio apparato che torna al mittente che a sua volta lo ricicla. Questo è un nuovo mercato che nei prossimi anni diventerà sempre più importante. L’economia circolare contribuisce alla sostenibilità e le aziende ne stanno giustamente iniziando a fare buon uso. Mano a mano che andrà sviluppandosi questo ulteriore filone di business andrà ad aumentare il volume d’affari dei corrieri espresso.
Non dimentichiamoci inoltre che e-commerce oggi non significa solo i grandi marketplace come Zalando, Amazon, Alibaba o altri ma ogni Pmi che vuole avere una vetrina e una canale di vendita in giro per il mondo vende su e-commerce. Queste piccole e medie aziende, che rappresentano una larga fetta del tessuto produttivo europeo, per potersi affermare ed essere presenti sui mercati internazionali hanno bisogno di una propria vetrina sul canale internet.”
In Italia quali sono gli aeroporti più importanti per i corrieri?
“Gli scali più importanti per i corrieri sono quelli di Malpensa, Bergamo, Venezia, Bologna, Roma Fiumicino e Ciampino oltre ancora a Napoli in Sud Italia. Oggi in Italia non c’è bisogno di avere altri aeroporti ma c’è bisogno di scali funzionali e soprattutto cercare di far sì che ci siano dei piani d’investimento concreti per il futuro perché oggi purtroppo c’è ancora una fetta di mercato che viaggia su gomma per una prima tratta, soprattutto dal Nord Italia verso scali del Centro-Europa come Zurigo. Sono volumi di merce che potrebbero invece partire direttamente dai nostri aeroporti italiani. Questo è un discorso che vale soprattutto per il mondo cargo del trasporto aereo, mentre i corrieri garantiscono una distribuzione più capillare anche sul territorio nazionale.”
Cosa servirebbe per fare di più e meglio in Italia nel trasporto aereo merci?
“Bisognerebbe innanzitutto capire le capacità di crescita e di sviluppo ulteriore degli aeroporti attualmente esistenti, non è necessario aprirne di nuovi. Capire che efficienza hanno, che piani di sviluppo hanno e se sono competitivi con gli altri scali europei.”
Per Aicai quali sono le criticità da risolvere, se ce ne sono?
“Quello che per noi resta fondamentale è evitare che ci siano limitazioni di traffico aereo. Quindi che gli aeroporti siano efficienti e pronti ad accogliere non solo la parte passeggeri ma anche quella merci del business. Non tutti gli scali hanno un piano sulla parte cargo ben definita.
Ogni tanto c’è questa spada di Damocle che riguarda i voli notturni che fortunatamente fino ad oggi non sta limitando la nostra filiera però regolarmente, per questioni di campagna elettorale, c’è qualcuno che comincia a tirare fuori questo argomento. E’ logico che le merci viaggiano di notte e per poter essere competitivi gli aeroporti devono essere funzionali. Noi come corrieri espresso abbiamo gli ultimi voli che decollano fino alle 23 verso i nostri hub europei e poi verso le 5/6 di mattina arrivano i primi voli verso l’Italia dall’estero per essere poi in distribuzione entro le 24 ore a seconda del servizio offerto dai vari courier.”
Per il 2018 vi aspettate un trend crescente di volumi da trasportare?
“Nel 2018 ci aspettiamo una crescita percentuale sempre in doppia cifra, guidata in modo particolare sempre dal mondo dell’e-commerce che come dicevo si è allargato dal B2C al B2B e a questo si aggiungerà il contributo della nuova economia circolare.”
Nicola Capuzzo
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