Amazon Air riduce le operazioni e le apre a terzi
Amazon Air, così come Dhl, sta riducendo le operazioni negli Stati Uniti condotte utilizzando velivoli noleggiati da Air Transport Services Group. In un report diffuso nei giorni scorsi, quest’ultima società (di cui il gruppo di Seattle è anche azionista) ha reso noto infatti di aspettarsi di operare per i suoi due principali clienti “programmazioni ridotte […]
Amazon Air, così come Dhl, sta riducendo le operazioni negli Stati Uniti condotte utilizzando velivoli noleggiati da Air Transport Services Group. In un report diffuso nei giorni scorsi, quest’ultima società (di cui il gruppo di Seattle è anche azionista) ha reso noto infatti di aspettarsi di operare per i suoi due principali clienti “programmazioni ridotte e meno ore” nel paese nella prima metà dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2022, per effetto del calo della domanda. Entrambe, più nel dettaglio, secondo Atsg, stanno “aggiustando la loro capacità di terra e aerea” per allinearsi alla ridotta crescita e ai minor livelli di consumo. Atsg ha inoltre aggiunto che Amazon potrebbe ridurre il numero di velivoli a noleggio fino a un taglio di massimo 5 unità.
Questa novità, per Amazon Air, si accompagna alla notizia, emersa all’inizio di gennaio, secondo la quale la compagnia – sempre nel tentativo di adattarsi a una domanda, soprattutto e-commerce, in calo -sarebbe vendendo a terzi la capacità sui ‘suoi’ aerei. Nel dettaglio a essere toccate da questa decisione sarebbero le rotte di ‘ritorno’ negli Usa da Alaska e Hawaii, con spazi che potrebbero essere utilizzati da operatori dediti al più tradizionale import negli Stati Uniti di salmone e ananas, rispettivamente. A conferma indiretta di questa indiscrezione, riportata inizialmente da Bloomberg, ci sarebbero anche le ricerche di addetti marketing specializzati in cargo aereo avviate recentemente dal gruppo.
L’apertura delle operazioni a terzi da parte di Amazon Air non è però una sorpresa. Già nel febbraio 2021 il Chaddick Institute for Metropolitan Development della DePaul University lo aveva ipotizzato, immaginando che il gruppo volesse evitare di replicare il modello di business integratori quali Ups o Fedex. A una conclusione simile era arrivata ancora prima Morgan Stanley, che aveva previsto l’avvio di un’offerta di questo tipo negli Stati Uniti già entro la fine del 2021.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA DI AIR CARGO ITALY