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Iata: ricavi del cargo aereo pari a 175 miliardi di dollari nel 2021
Fondamentale durante la pandemia per gli approvvigionamenti di vaccini e dispositivi medici, fonte crescente di ricavi per le compagnie aeree (129 miliardi di dollari nel 2020, +10-15% dell’era pre-pandemia), il settore del cargo aereo continua a godere di ottima salute così come di ottime prospettive sia nel breve che nel medio periodo. Lo ha affermato […]
Fondamentale durante la pandemia per gli approvvigionamenti di vaccini e dispositivi medici, fonte crescente di ricavi per le compagnie aeree (129 miliardi di dollari nel 2020, +10-15% dell’era pre-pandemia), il settore del cargo aereo continua a godere di ottima salute così come di ottime prospettive sia nel breve che nel medio periodo.
Lo ha affermato Brendan Sullivan, responsabile della divisione merci di Iata, nel corso del 14th World Cargo Symposium dell’associazione, che ha preso il via a Dublino nei giorni scorsi.
Nel dettaglio, la domanda di spedizioni aeree è attesa per quest’anno al +8% rispetto al 2019, con ricavi pari a 175 miliardi di dollari, mentre per il 2022 la stima è di un incremento del 13% sui livelli pre-pandemici della domanda e ricavi a 169 miliardi. A trainare il settore sarà ancora una crescita a doppia cifra dell’e-commerce, insieme alla domanda di trasporto di merci ad alto valore, come beni a temperatura controllata.
Questa traiettoria di sviluppo non sarà però lineare perché problemi la disponibilità di stiva, l’offerta di servizi di handling, di logistica e di spazi di stoccaggio continuerà a rappresentare una criticità.
Un altro tema chiave per la crescita del settore, ha affermato Sullivan, sarà quella della sostenibilità: è richiesta ai caricatori dai propri clienti, e quindi anche “noi dobbiamo soddisfare le esigenze della clientela per standard più elevati” in questo ambito. Il responsabile cargo di Iata ha parlato poi anche di modernizzazione e digitalizzazione, ricordando la spinta forte data a questi ambiti dalla pandemia, e di come sia ora il momento di approfittare di queste condizioni favorevoli “non solo per migliorare l’efficienza operativa” ma anche per “incontrare i bisogni dei consumatori”, i quali ad esempio “vogliono sapere dove sono i loro prodotti, e in quali condizioni, durante tutte le fasi del trasporto”.
In questo ambito gli obiettivi fissati sono tra gli altri quello di raggiungere il 100% di tasso di penetrazione della E-air waybill entro la fine del 2022 (ora si è al 75%) e l’implementazione dell’accettazione dello standard IATA’s Cargo XML dalle autorità doganali.
L’associazione durante l’incontro ha trattato anche il tema della sicurezza, concentrandosi in particolare sui trasporti di batterie al litio e ai rischi connessi alle dichiarazioni anche volutamente erronee. Nei giorni successivi Iata ha anche presentato al riguardo la nuova certificazione Ceiv Lithium Battery. Prima società a poterla vantare è Ceva Logistics, che l’ha ottenuta per le sue operazioni negli aeroporti di Amsterdam Schiphol e di Hong Kong (teatro di un incidente lo scorso maggio legato alla presenza di questi materiali) dopo un periodo di test.