“Il 70% dell’export italiano in mano a operatori logistici esteri”
Dal palco della Naples Shipping Week, intervenendo durante i lavori dell’assemblea generale 2020 di Assoporti, il direttore generale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ha lanciato un monito sui necessari, ma eccessivamente frammentati controlli, controlli alla merce e sul fatto che la distribuzione mondiale del Made in Italy è in mano a operatori logistici e […]
Dal palco della Naples Shipping Week, intervenendo durante i lavori dell’assemblea generale 2020 di Assoporti, il direttore generale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ha lanciato un monito sui necessari, ma eccessivamente frammentati controlli, controlli alla merce e sul fatto che la distribuzione mondiale del Made in Italy è in mano a operatori logistici e case di spedizione straniere.
Secondo Marcello Minenna serve insomma “uno sforzo innovativo” e le Dogane stanno cercando di fare la loro parte. Oggi esistono “133 controlli distribuiti su 17 pubbliche amministrazioni. Se prendiamo tutta la filiera logistica di merci e vettori i controlli diventano 400 su 27 pubbliche amministrazioni” ha detto il direttore. Aggiungendo poi che “se ci spostiamo in Olanda i controlli su tutta l’intera filiera logistica di merci e vettori sono 80”.
I controlli sono garanzia di salute pubblica e di benessere generale ma una loro semplificazione e razionalizzazione sarebbe doverosa anche secondo l’Agenzia delle Dogane.
Oltre ai controlli, però, c’è un altro aspetto che Minenna ha messo in risalto e sono le rese commerciali delle vendite internazionali da parte degli esportatori italiani. “Nel settore delle importazioni la filiera tutto sommato è integrata, ma non va bene che nella fase dell’esportazione il 70% non lo sia. Non ci sono campioni nazionali in grado di intercettare quando si va in uscita con la merce. In altri termini vengono a prendersi la merce presso la nostra struttura di trasformazione, produzione o distribuzione soggetti che spesso e volentieri non sono nazionali” ha sottolineato il direttore delle Dogane. “Guardate – ha proseguito – che questa è una gran parte dell’internazionalizzazione. La catena del valore fa un giro, e questo giro include la parte dell’export. Per questo dicevo che ci troviamo di fronte a un trilemma logistica – Pil – commercio globale su cui bisogna mettere la testa e intervenire”.
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