Albertini (Ups Italia): “Dogane essenziali per garantire fluidità nel transito delle merci”
Proseguono le intervista di Air Cargo Italy con i protagonisti del trasporto aereo merci in Italia. Nel colloquio che segue Alessandro Albertini, country manager Ups Supply Chain Solutions Italia, spiega perché e quanto il nostro Paese sia strategico per un colosso delle spedizioni espresso come Ups e cosa in Italia vada migliorato per mantenere il […]
Proseguono le intervista di Air Cargo Italy con i protagonisti del trasporto aereo merci in Italia. Nel colloquio che segue Alessandro Albertini, country manager Ups Supply Chain Solutions Italia, spiega perché e quanto il nostro Paese sia strategico per un colosso delle spedizioni espresso come Ups e cosa in Italia vada migliorato per mantenere il cargo aereo competitivo ed efficiente.
Dott. Albertini può darci un’idea di quanto per Ups l’Italia sia un mercato strategico dal punto di vista del trasporto cargo aereo?
L’Italia è un mercato unico ed è forte in molti settori: fashion e retail, beni di lusso, automotive e aereospaziale, high-tech e healthcare. Ups, che opera in Italia da trent’anni, grazie ai suoi servizi può offrire a questi settori la soluzione migliore, pensata sulle specifiche esigenze, sia nel segmento dei pacchi che in quello delle spedizioni cargo.
Per quanto riguarda il settore del cargo aereo in Italia, nel 2016 il traffico cargo sugli aeroporti italiani ha raggiunto, secondo i nostri dati, il volume di 1,0 milioni di tonnellate con una crescita del 6% rispetto al precedente anno. Nel complesso, negli ultimi dieci anni i volumi sono cresciuti del 18,2% contro una media europea del 11,7%.
La vostra azienda in questo contesto di mercato come è posizionata?
Ups è ben posizionata per cogliere le opportunità che offrono gli attuali trend di mercato che modellano il nostro settore. Pensiamo che due siano le tendenze in particolare che modificheranno il nostro business nei decenni a venire e offriranno vantaggi straordinari. La prima è la rapida crescita delle economie emergenti con all’incirca due miliardi di persone che stanno entrando nel mercato dei beni industriali e dei servizi.
Il secondo trend a cui assistiamo è la continua crescita del commercio e l’ascesa degli scambi a livello globale. Con la diffusione di Internet in tutto il mondo, le persone, ovunque si trovino, avranno sempre maggior accesso a beni e servizi, mentre le imprese, ovunque si trovino anch’esse, saranno in grado di raggiungere i clienti in tutto il mondo. Il collante che tiene insieme questo tipo di operazioni è la logistica, ed è per questo che pensiamo di operare in un settore eccellente.
Da e per quali Paesi l’Italia è collegata con il network Ups?
In termini di servizi freight, Ups è presente in più di 200 paesi e territori in tutto il mondo. Ups non fornisce pubblicamente dati specifici sui volumi per tratta, ma possiamo dire che fra le tratte intercontinentali più ‘popolari’ ci sono Europa-Stati Uniti-Europa, Europa-Asia-Europa e Stati Uniti-Asia-Stati Uniti. Allo stesso tempo le spedizioni freight intra-Europee costituiscono una parte importante dei volumi di spedizione freight di Ups. Il set up multimodale hub-and-spoke del nostro network di trasporto globale ci permette di combinare diverse modalità (area, terra, mare) per offrire ai nostri clienti in Italia il migliore tempo di transito in rapporto ai costi e connetterli al resto del mondo.
Quanti e quali aeroporti italiani sono interessati dai collegamenti aerei di UPS e come è organizzato il network distributivo sul territorio nazionale?
Le nostre attività freight coinvolgono gli aeroporti di Milano Malpensa, Venezia, Roma e Bologna, dove Ups ha i suoi gateway e le proprie strutture. I voli da questi aeroporti connettono l’Italia al nostro hub aereo di Colonia/Bonn in Germania, e in questo modo con il resto del mondo. Le strutture aeroportuali sono ovviamente di proprietà degli aeroporti stessi e l’handling delle spedizioni freight è gestito dagli agenti aereoportuali di terra. Il nostro network freight in Italia consiste di 7 strutture per le spedizioni cargo e di logistica con più di 65.000 mq di spazio di magazzinaggio.
Quali sono le criticità da risolvere in Italia nel trasporto aereo merci secondo voi?
Come in ogni paese che serviamo, è importante che si continui a investire per il mantenimento delle infrastrutture e perché si assicuri un passaggio fluido delle merci attraverso le dogane, entrambi fattori che aiutano gli operatori della logistica a movimentare le merci con affidabilità da un punto all’altro. A questo proposito l’Italia non fa eccezione. Ups vede con favore e incoraggia tutte le iniziative volte a ottimizzare i processi doganali e ritiene importante il continuo investimento nel mantenimento e nel miglioramento delle infrastrutture.
Molto è stato fatto negli ultimi anni insieme alle autorità doganali italiane per cercare di semplificare i processi doganali in modo da rendere l’Italia più competitiva a livello internazionale (si pensi allo “Sportello Unico delle Dogane”).
Si pensi poi al trend che continuiamo a vedere nei paesi di tutto il mondo e di cui abbiamo parlato poc’anzi, l’importanza del commercio globale. Il nostro business al tempo stesso supporta e si avvantaggia della crescita degli scambi, e siamo favorevoli a politiche nazionali e internazionali che incoraggiano il commercio globale e aiutano le comunità del mondo ad avvicinarsi economicamente.
Ci sono investimenti previsti dall’azienda sul territorio nazionale?
UPS è storicamente cresciuta sia organicamente che attraverso acquisizioni, e quando vediamo un’opportunità che per noi ha un senso, agiamo di conseguenza.
Nicola Capuzzo